Il blog aziendale è uno degli strumenti più sottovalutati per fare marketing che esistano. Troppo spesso le aziende valutano solo il social media marketing, oppure il digital advertising, o si buttano a capofitto nel social di tendenza del momento.
Purtroppo si tratta di un grave errore strategico.
Gli account social non ci appartengono, anzi, ci vengono forniti in “comodato d’uso gratuito” dall’azienda che li ha creati. A volte basta una piccola violazione della policy per vederci sospesi o bannati.
Inoltre, i social network oggi ci sono, ma domani? Internet esiste da ormai 40 anni, i social sono solo una sua piccola parentesi.
Il sito web invece è una nostra proprietà, ed è su di esso che dobbiamo costruire la nostra presenza online e il nostro brand.
Ma andiamo per gradi e partiamo dalla definizione di blog.
Che cos’è il blog aziendale
Il Blog è un sito o un’area di un sito web gestito da uno o più utenti, aggiornato con costanza, dove possono essere pubblicati contenuti di attualità, notizie, guide tematiche o contenuti aziendali.
Il termine “blog” risale ai primi anni Novanta, il cosiddetto web 1.0, ed è una contrazione di “weblog“, espressione con la quale si riferiva ai diari personali tenuti in Rete.
Il primo blogger della storia è stato Justin Hall, che nel 1994 cominciò a pubblicare su Internet del resto un vero e proprio diario virtuale. Negli anni si sono sviluppati tantissimi blog aziendali, tanto che oggi si parla di Blog Marketing.
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Come creare un blog aziendale
A questo punto entriamo in una materia da Consulenti SEO: il sito web aziendale ha come obiettivo quello di posizionarsi su Google e sugli altri motori di ricerca e di portare visitatori interessati e, infine, di convertirli.
Un sito web di norma è così strutturato:
- Pagine istituzionali classiche: Home, chi siamo, contatti.
- Pagine servizio: dove spieghiamo tutti i nostri servizi.
- Articoli: con le quali cerchiamo di attrarre più visitatori possibili.
Le pagine istituzionali servono per farsi trovare da chi cerca il nome brand della tua azienda, con le varie declinazioni, che possono essere l’indirizzo della sede, parole come azienda, consulente ecc.
Con esse parliamo ad un pubblico che un pò ci conosce e che magari vuole avere maggiori informazioni su di noi.
Le pagine servizio e/o prodotti invece servono per posizionarsi sulle parole chiave più importanti, in particolare quelle che descrivono ciò che vendiamo.
Chiaramente non è semplice salire in queste classifiche, sono di solito super competitive, perché sono parole chiave quasi automatiche, cioè, anche chi non ha un gran sito, o dei consulenti SEO, può concorrere, perché sono ovvie.
Gli articoli SEO del blog hanno lo scopo di portare tante visite al sito e di farci conoscere da un pubblico nuovo potenzialmente interessato a noi.
Per crearlo il mio consiglio è quello di usare come CMS WordPress che è perfetto per realizzare piccoli e medi e-commerce e siti web aziendali, perché già al suo interno ha la suddivisione tra pagine e articoli per poter velocemente realizzare un blog.
Se già lo si usa, basterà creare una pagina categoria Blog o News e inserire in essa gli articoli che andremo a pubblicare man mano.
Se la creazione è piuttosto semplice, diventa più difficile il continuo e duraturo lavoro di gestione.
Come gestire un blog aziendale
E’ importante comprendere che ogni pagina si può posizionare sui motori di ricerca per un numero di parole chiave limitato e per un solo intento di ricerca degli utenti.
Chiaramente più pagine abbiamo nel sito e più aumentano le parole chiave per le quali possiamo posizionarci. Se aumentano le parole chiave, aumenta il traffico e quindi aumentano i clienti.
Gli utenti molto spesso, quando hanno dei dubbi o delle curiosità, fanno delle ricerche su Google. Noi dobbiamo intercettare le ricerche che effettuano con gli articoli del nostro blog.
Un articolo per ogni intento di ricerca degli utenti. In questo modo aumenteremo il traffico del nostro sito web e quindi aumenteremo il fatturato della nostra azienda.
Linea editoriale per il blog
Un tassello fondamentale dopo che si è deciso di creare un blog è quello di realizzare un piano editoriale.
Si tratta di un documento fondamentale che ti permette di organizzare, pianificare e creare i contenuti del tuo blog in modo coerente e mirato, ovviamente dopo aver fatto una preziosa keyword research.
È un po’ come un compagno di viaggio sempre pronto a fornirti una direzione chiara e un focus preciso.
In questo modo sicuramente migliorerai il posizionamento del tuo sito su Google.
Gli obiettivi di un blog aziendale
Arriviamo dunque al blog che ha un duplice scopo:
- farci conoscere da chi cerca i nostri prodotti/servizi,
- portare tanto traffico al sito.
Se ci facciamo conoscere e portiamo tanto traffico al nostro sito, saranno poi le pagine servizio a convertirlo, cioè a trasformare gli utenti in clienti.
Per questo è fondamentale avere un blog ricco di contenuti utili per gli utenti che utilizzano i nostri prodotti e/o servizi.
Infine se gli articoli si posizionano bene su Google, di conseguenza, il motore di ricerca promuoverà piano piano tutte le pagine del sito.
L’importante è che tutto sia fatto coerentemente, cioè che il blog sia ricco di approfondimenti in linea con i prodotti e servizi che offriamo.
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Come trovare clienti con il blog aziendale
Il tuo sito web aziendale ha un blog con tanti articoli e news, ma non genera richieste di preventivo o addirittura visite al sito?
Questo è lo scenario peggiore che può capitare nel blog marketing: aver speso soldi e tempo e non aver ottenuto risultati.
Il marketing non è una scienza esatta, però se viene fatta in maniera corretta e costante può portare ottimi risultati. Per ottenerli bisogna affidarsi a dei consulenti SEO, oppure seguire alcune linee guida fondamentali.
Ecco le principali tecniche di posizionamento per i motori di ricerca.
Scrivi per i clienti
Il primo passo è un cambio di mentalità. Sembrano cose noiose e inutili, me ne rendo conto, ma nella realtà, fidati, non sono così scontate.
Nel 99% dei casi questi due passaggi vengono saltati a piè pari con il risultato di avere un blog ricco di articoli inutili e che nessuno leggerà mai.
Il blog non serve a comunicare quanto siete bravi, bensì a soddisfare i bisogni e le paure degli utenti.
Ognuno di noi, nella fase di acquisto di ogni tipo di bene, ha delle paure, che si possono riassumere in:
- perdere tempo,
- perdere soldi,
- non ottenere ciò che cerchiamo.
Se risolviamo queste paure, avremo sicuramente più vendite. Inoltre nel percorso di acquisto che gli utenti fanno, effettuano sicuramente tante ricerche online per soddisfare le proprie curiosità o risolvere i propri dubbi.
Tu, ad esempio, stai leggendo questo mio articolo, perché molto probabilmente non sei convinto di ottenere il massimo dal tuo blog aziendale.
L’obiettivo di questo mio articolo è aiutarti, dandoti il giusto mindset e gli strumenti appropriati per monetizzare gli articoli del tuo sito aziendale.
Brand positioning con il content marketing
Il secondo passo è costruire una strategia di content marketing per aumentare il traffico del nostro sito web attraverso il blog.
Gli articoli quindi non serviranno soltanto a portate utenti nel nostro sito, bensì avranno anche lo scopo di farci diventare rilevanti agli occhi dei lettori.
Uno dei segreti su come si crea un brand vincente è proprio questo: utilizzare il content marketing per posizionarci nella mente dei nostri clienti.
Oggi, ogni azienda e ogni professionista è di fronte ad un bivio:
- diventare i numeri uno del proprio settore,
- dissanguarsi in una guerra al prezzo più basso.
O ci si distingue dalla folla dei competitor o ci si estingue. E il contenuto è il mezzo giusto per dimostrare di essere i numeri uno sul mercato.
Scopri il search intent degli utenti
A questo punto entriamo nel vivo del lavoro e, messi i panni dell’utente che vuole comprare i nostri prodotti e servizi, analizziamo i suoi dubbi, le sue curiosità e le sue paure. Quindi ricerchiamo le ricerche che effettua online.
Per fare questo io utilizzo uno strumento a pagamento come Seozoom, che monitora in tempo reale il posizionamento organico di un sito e, allo stesso tempo, estrapola le parole di ricerca e i search intent degli utenti.
Con search intent o intento di ricerca si intende il motivo reale che sta spinge gli utenti a fare ricerche sui motori di ricerca come Google.
Se non lo comprendiamo rischiamo di uscire dal seminato nel momento di scrittura dell’articolo e di perdere una grossa opportunità. Semplificando, l’intento di ricerca è il bisogno che fa scaturire una ricerca online.
Facciamo un esempio: se digito su Google “Come sono le scarpe running?” o “Quali sono le scarpe più adatte per correre?”
Significa che probabilmente mi sto accingendo a praticare running e quindi faccio tutta una serie di ricerche online per avere maggiori informazioni sull’acquisto di scarpe da running.
Se sono un negozio e-commerce di scarpe da running, a questo punto, potrebbe essere utile avere un articolo che spiega come sono fatte le scarpe da running e come si diversificano da normali scarpe da ginnastica.
Nota come le query di ricerca stanno diventando sempre più conversazionali. Una volta le persone digitavano scarpe running e basta. Oggi conversano con Google, come fosse il loro assistente.
Per questo oggi ha più senso partire dall’intento di ricerca, e non focalizzarsi solamente sulla query di ricerca. In questo modo siamo più in linea con i trend odierni della SEO.
Diventa utili e rilevanti con i contenuti
Una volta aperto il blog, la qualità dei contenuti farà la differenza tra l’acquisire tanti clienti e non acquisirli affatto.
L’obiettivo è fare un articolo che soddisfi tutti i dubbi possibili che hanno gli utenti. Solo così riusciremo a scalare le classifiche dei motori di ricerca.
Se scrivi per te, per il tuo ego, nessuno avrà voglia di leggere i tuoi contenuti. Ma se scrivi per i tuoi utenti e i tuoi clienti, risolvendo i loro dubbi e le loro paure, allora raggiungerai i tuoi obiettivi di fatturato.
Il contenuto perfetto è esaustivo, ricco di foto, immagini e video e si pone l’obiettivo di spiegare ai propri lettori come risolvere i loro problemi. E’ un contenuto che non parla di voi.
Mi raccomando i contenuti non devono essere copiati! Al massimo puoi prendere spunti ed ispirazione dai migliori articoli che trovi in prima pagina.
Il contenuto inutile è quello che afferma quanto siete bravi come azienda. Semplice, no?
Aumenta l’autorevolezza del proprio sito internet
Pubblicato l’articolo dobbiamo tenerlo monitorato per sempre per vedere come Google lo interpreta e cosa ne pensano i lettori.
Nel primo caso bisogna vedere il posizionamento che riceve, nel secondo caso controlliamo su Google Analytics il tasso di rimbalzo e il tempo di lettura della pagina/articolo.
Per aumentare la visibilità in linea generale degli articoli e quindi del proprio sito, bisogna lavorare sulla link building.
Con link building si intende l’aumento dei siti web esterni che linkano il proprio sito. Agli occhi di Google è uno dei fattori di ranking più importante e comporta veramente un aumento esponenziale del traffico a causa di un miglioramento del posizionamento SEO di ogni singola parola chiave.
Chiaramente bisogna fare attenzione perché si tratta di una pratica rischiosa che, se fatta male, potrebbe causare più danni che vantaggi.
Le collaborazioni con fornitori, clienti, influencer e blog del vostro settore sono la soluzione migliore per acquisire backlink e autorevolezza agli occhi di Google.
Segui le tendenze del momento
Il blog è uno strumento per seguire e valorizzare i trend del momento. Infatti in questo modo le aziende possono pubblicare contenuti commentando le mode e le tendenze del momento.
Sin dalla sua nascita, ogni anno, Google ha registrato un aumento del 15% di nuove parole chiave ricercate dagli utenti. Il blog serve anche a questo: per intercettare quel 15% di nuove ricerche che vengono effettuate ogni anno.
Informare non vuol dire perdere tempo e soldi, ma significa avvicinare i lettori fino a farli diventare clienti.
In questo modo si crea un dialogo con i propri lettori, con l’obiettivo di trasformarli in community.
Crea una community
Un sito web senza blog è uno strumento freddo che non porta con sé alcun valore aggiunto. Invece con gli articoli di un blog si può creare un rapporto con i lettori, portandoli a visitare e rivisitare il proprio sito web.
Agli occhi delle Intelligenze Artificiali (AI) che governano i motori di ricerca, un sito web poco aggiornato e con pochi contenuti, è praticamente morto.
Inbound vs Outbound
A mio parere ci sono due grandi differenze tra questi due sistemi di marketing a livello di costi e rendimento.
Riassumendo la differenza tra i due metodi: l’inbound sono quelle attività di marketing che ti fanno trovare dagli utenti, mentre l’outbound sono quelle attività che ti portano a cercare direttamente clienti.
L’inbound è più economico e nel contempo porta clienti migliori, rispetto all’outbound.
Perché quando le persone vi scelgono sono più tranquille, rispetto a quando siete voi che le contattate. Inoltre hanno già capito di avere un problema e stanno cercando la soluzione che voi proponete.
Non le dovete convincere insomma, perché hanno già la mano nel portafoglio!
Un cliente motivato, che è conscio di avere un problema e sta cercando una persona che glielo risolva, è il miglior cliente possibile. E lo puoi trovare solo con il blog marketing sfruttando la domanda consapevole.
Conclusioni
E’ fondamentale ricordare sempre che se i contenuti sono utili e rilevanti per il proprio pubblico, si trasformano in vere e proprie armi per vendere indirettamente: l’obiettivo finale di ogni azienda.
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