Alla base di ogni profittevole business online bisogna realizzare una ricerca per trovare le parole chiave giuste per farti trovare dai clienti.
Partiamo in questo nostro ragionamento da una premessa: l’esperienza dell’utente viene prima di tutto, anche delle nostre esigenze!
Google è user-centrico. E anche noi dobbiamo ragionare in questo modo.
Che cos’è una Keyword o parola chiave?
La potremmo definire come un composto di uno o più termini che sono associati a un concetto o bisogno particolare e che viene espresso dagli utenti in un motore di ricerca.
E’ il bisogno dell’utente che crea la keyword, noi dobbiamo solo seguirlo in questo viaggio.
E’ opportuno ricordare che bisogna assolutamente evitare di utilizzare troppo una keyword all’interno dello stesso contenuto e che non bisogna mai creare due articoli con la stessa parola chiave.
Tipologie di parole chiave
Esistono varie tipologie di parole chiavi e si definiscono in base all’obiettivo che si pongono le persone quando le scrivono sui motori di ricerca.
In pratica, dietro ad ogni parola chiave c’è un intento di ricerca, cioè un bisogno inespresso dell’utente. Se lo andiamo ad analizzare li possiamo suddividere in quattro macro tipologie:
- Transazionali: quando le persone hanno già deciso di acquistare e stanno valutando dove farlo.
- Commerciali: stanno valutando se acquistare o meno quel prodotto.
- Informative: cercano informazioni online su un qualsiasi argomento, prodotto o novità.
- Navigazionali: cercano un determinato sito o cercano prodotti e/o servizi di quella determinata azienda.
- Local: sono ricerche localizzate quindi le persone digitano il prodotto o servizio con accanto il luogo oppure il suffisso “vicino a me”.
Short tail keyword Vs Long Tail Keyword
Le short tail keyword o parole chiave secche sono quelle più generaliste, più ricercate e più competitive. Molto spesso non ha senso provare a posizionarsi per esse. Anche perché non sempre l’intento di ricerca è chiaro.
Le long tail keyword o parole chiave a coda lunga invece sono il santo Graal di ogni strategia, perché sono molto meno competitive e possono darci più informazioni su cosa realmente cerca l’utente.
Posizionarsi per esse significa ottenere traffico di qualità per il nostro sito web. E quindi significa ottenere conversioni.
Come si trovano le parole chiave?
Mettiamoci nei panni dell’utente, di cosa ha bisogno? Che paure ha? Poi iniziamo a fare dei test su Google e inseriamo quella che pensiamo sia una parole chiave e vediamo quali sono i suggerimenti del motore di ricerca per quel intento (Google Suggest).
Vediamo anche quanti risultati vengono fuori con un determinata ricerca, quelli saranno i nostri competitor. Studiamoli e vediamo che soluzioni hanno creato loro per presidiare quella parola.
Analizziamo le parole chiave correlate e vediamo come poter arricchire al meglio quel determinato articolo. Sempre nell’ottica di fare un servizio per l’utente.
Scriviamo a questo punto il miglior articolo possibile sul quel bisogno, non sulla keyword.
Proviamo a fare una Keyword Research
Prendiamo ad esempio la parola chiave “Zaino da trekking”.
Il titolo dell’articolo potrebbe essere: “I migliori zaini da trekking scelti per te.” A questo punto aggiungiamo alcuni sottotitoli o H2 che potrebbero essere “Zaino One Day” e poi “Zaino per trekking da 3 giorni” ecc.
Naturalmente sviluppiamo ogni sottotitolo con un paragrafo coerente ed esaustivo. Diamo tante informazioni utili senza divagare, perché il nostro cervello vuole le cose subito e bene!
Infine scriviamo il miglior contenuto possibile.
Come creare il miglior contenuto possibile
Se vogliamo fare content marketing dobbiamo seguire 4 precise regole nella stesura dell’articolo:
- coerente sul bisogno dell’utente,
- non copiato dal web,
- approfondito, deve soddisfare tutti i bisogni dell’utente,
- scritto seguendo la regola delle 5 W del giornalista.
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E per le aziende locali?
A fianco della Keyword inseriamo anche la località. Ad esempio: “Pizzeria Bologna” oppure “Ristorante cinese Milano”.
In questo modo ci andremo posizionare su ricerche locali, facendoci trovare nel momento giusto.
Gli errori più frequenti nello scegliere le parole chiave del proprio sito
In questi anni di lavoro ho analizzato centinaia di siti web di clienti e competitor e ho riscontrato questi errori:
- Non cercare affatto le parole chiave,
- Termini troppo generici (parole chiave secche),
- Non analizzare la concorrenza,
- Non analizzare lo storico del proprio sito,
L’errore più comune è quello di realizzare un sito web senza una ricerca delle parole chiave e una conseguente ottimizzazione SEO. Stiamo parlando del 95% dei siti web al mondo.
Non analizzare i siti della concorrenza e lo storico del proprio sito significa tralasciare molto spesso decine di parole chiave molto interessanti, che potrebbero farci guadagnare tanto fatturato.
Tools utili per cercare parole chiavi
Personalmente io uso e adoro Seozoom, lo strumento italiano leader per la SEO. Da anni ormai lo utilizzo per tutti i miei clienti, i vantaggi sono tanti, tra questi:
- keyword research avanzata con stime di costi e volumi,
- report giornalieri e settimanali del posizionamento dei vari siti web sulle parole di interesse,
- analisi dei siti web competitor e del loro posizionamento,
- strumenti per link building e piani editoriali.
Altro strumento che utilizzo tantissimo è DinoRank, questo tool è appena uscito in Italia ed è veramente incredibile!
Come strumenti gratuiti utilizzo Google Trend, la Search Console, Answer The Public e Keyword.io.
Insomma lo strumento giusto per posizionamento sui motori di ricerca e content marketing.
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