Google è il più grande motore di ricerca sul mercato, dove ogni giorno la maggioranza di persone cerca prodotti da acquistare e informazioni per valutare l’acquisto. Con Google Ads l’ex Adwords si possono acquistare determinate parole chiave utili al tuo business e indirizzare gli annunci ai clienti in determinati paesi, regioni o città.
Attraverso questo strumento si riesce potenzialmente a raggiungere oltre il 90% di tutti gli utenti di Internet e la piattaforma Google Ads gestisce quasi l’80% di tutto il traffico di ricerca. Questa consente di fare offerte (bid) per ricerche e parole chiave con l’obiettivo di portare traffico direttamente al tuo sito o alla tua landing page, nella speranza di una conversione, di una compilazione di un modulo contatti o di un acquisto diretto.
Google Ads non è solo parole chiave e search
Un altro strumento utile è la Google Display, con oltre 2 milioni di editori AdSense (le persone che consentono ad Ads di visualizzare annunci sui loro siti), non è difficile immaginare che tu riesca ad arrivare rapidamente al pubblico che stai cercando con un messaggio specifico. Inoltre si può sfruttare il remarketing display o remarketing come supporto a campagne search o display.
Cosa si deve aspettare da una campagna
Google Ads è una piattaforma estremamente potente e complessa. Gli obiettivi che bisogna prefissarsi sono:
- ottenere più contatti utili possibili;
- pagarli il meno possibile;
- i contatti devono essere in target e con un reale interesse nei confronti del prodotto e/o servizio.
La struttura ideale delle campagne di Google Ads
Per sfruttare pienamente le potenzialità di Google Ads è necessario avere almeno una campagna per:
- ogni area geografica e/o linguistica di riferimento del nostro target di utenti;
- rete di ricerca, rete display, video e shopping ads,
- ogni categoria o raggruppamento omogeneo di prodotti o servizi da promuovere;
- keyword con il nostro nome brand;
- nomi di prodotti e brand dei principali competitor;
- ogni target mirato;
- per canali display diversi.
Il sistema valuterà negativamente in termini di punteggio di qualità se utilizzo un set di parole chiave generiche o presento all’utente annunci poco interessanti o uso pagine di destinazione non in linea con le keyword e gli annunci. Invece, otterrò ottimi risultati se uso gruppi di parole chiave omogenee e perfettamente sostituibili tra loro, annunci mirati e pagine di atterraggio pertinenti.
Come scegliere le parole chiavi su Google Ads
Per le campagne della rete di ricerca (search) è importante partire da gruppi di parole chiave molto specifici. Fino a qualche anno fa selezionare le giuste parole chiave era molto più difficile, adesso, se qualche nostro competitor scopre qualche keyword interessante possiamo star certi che il sistema prima o poi finirà per suggerirla anche a noi.
Purtroppo però lo farà anche con le nostre keyword nei confronti dei nostri concorrenti, e quindi l’unico modo per evitare una lenta e costante perdita di competitività è fare sempre nuove ottimizzazioni.
Per la rete display invece, essendo il collegamento tra annunci e sito di visualizzazione molto più indiretto, potrebbe essere addirittura controproducente inserire keyword troppo specifiche, perché potrebbe limitare in maniera drastica le possibilità di visualizzazione dei nostri annunci.
In ogni caso, più usiamo solo parole chiave specifiche e più miriamo in teoria a utenti ad alta propensione all’acquisto (che hanno già fatto le prime ricerche generiche informative). Esiste però un limite oltre il quale il sistema non consente di andare, sia per l’assenza di ricerche e posizionamenti specifici, che per la mancanza di altri inserzionisti in competizione tra loro.
Bisogna comunque stare molto attenti a non lasciarsi prendere la mano nell’accettare sistematicamente i suggerimenti di keyword proposti dalla piattaforma, ricordando sempre che ogni gruppo deve essere fortemente tematizzato.
Come scrivere gli annunci
Gli annunci Google Ads sono al momento formati da 3 titoli di massimo 30 caratteri ciascuno, 2 descrizioni fino a 80 caratteri e 2 campi da 15 caratteri per l’URL visualizzato (che può essere diverso dall’indirizzo finale reale di destinazione).
Nei titoli vanno usati tutti i concetti chiave più importanti, nella descrizione invece confermeremo e rafforzeremo quanto scritto nei titoli aggiungendo tutti i dettagli principali della promozione non così importanti da meritare un titolo.
La domanda che ti devi fare prima di scrivere un annuncio è: “perché il cliente dovrebbe scegliere il mio prodotto o il mio servizio?”.
Un annuncio efficace deve essere unico, invitante, evocativo e semplice.
Le conversioni su Google Ads
La conversione per definizione è quell’azione che ci permette di ricontattare un nostro utente (direttamente o indirettamente attraverso un social network) o che evidenzi un suo chiaro interesse per i nostri contenuti. Google Ads ci offre tante possibilità di analisi dell’efficacia delle campagne e quindi delle conversioni.
A parte i casi più ovvi di vendita on line in un sito di e-commerce e di compilazione di un form di contatto per richiesta informazioni, esistono molte attività che possono essere tracciate e usate per capire in che modo migliorare le nostre campagne, anche grazie alle possibilità offerte dall’integrazione con Analytics.
La piattaforma di misurazione delle visite di Google consente infatti di tracciare una serie di eventi sul sito, che poi andranno impostati come obiettivi e potranno essere importati automaticamente in Google Ads. Grazie per la lettura!
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